Dopo le prime consultazioni senza risultati, Emmanuel Macron decide di escludere il Nuovo Fronte Popolare nella formazione del nuovo governo.
La formazione del nuovo governo francese incontra ostacoli significativi. Lunedì, il primo giro di consultazioni, volto a definire il prossimo esecutivo, non ha prodotto risultati concreti. Oggi, Macron ha deciso di escludere la sinistra dal processo, innescando una serie di polemiche.
Macron esclude la sinistra: il contesto politico
Lunedì scorso, il primo giro di consultazioni per la formazione del nuovo governo in Francia ha avuto esito negativo. Il presidente Emmanuel Macron ha deciso di non nominare un primo ministro del Nuovo Fronte Popolare (NFP), in questo caso Lucie Castets. Tutto ciò, nonostante la coalizione di sinistra abbia ottenuto il miglior risultato alle elezioni del mese scorso. Macron ha giustificato la sua scelta affermando che il NFP, da solo, non possiede la maggioranza necessaria all’Assemblea nazionale per garantire la stabilità del governo. Nessuno degli schieramenti politici attuali ha infatti raggiunto il numero sufficiente di seggi per governare senza compromessi, con la sinistra che detiene solo 193 seggi su 577.
Le reazioni e le critiche
La decisione di Macron ha sollevato un’ondata di critiche. I leader del Nuovo Fronte Popolare hanno espresso delusione e hanno annunciato la loro assenza dal secondo giro di consultazioni, previsto per oggi. Marine Tondelier, leader dei Verdi, ha accusato Macron di non voler ascoltare le proposte della sinistra, mentre Fabien Roussel, segretario del Partito Comunista Francese, ha chiesto una mobilitazione popolare contro il governo attuale. I quotidiani nazionali, come Le Monde, hanno sottolineato l’anomalia della situazione politica, definendo la situazione come «inedita e pericolosa» e criticando la decisione di Macron di mantenere un governo dimissionario senza tentare di incorporare le forze di sinistra. Su X è intervento l’Eliseo, postando il comunicato a riguardo.
La strategia e il futuro delle consultazioni
Macron insiste nella sua strategia di costruire una maggioranza alternativa escludendo sia La France Insoumise (LFI) che il Rassemblement National (RN). Il secondo giro di consultazioni escluderà questi gruppi e altri, come Eric Ciotti e i Repubblicani. Macron e il suo partito, Renaissance, hanno invitato i componenti del Nuovo Fronte Popolare a cooperare con le altre forze politiche per formare un governo di compromesso. Tuttavia, la praticabilità di questa strategia rimane incerta, con i critici che accusano Macron di cercare di evitare un accordo piuttosto che risolvere la crisi politica.
En vue de la nomination d’un Premier ministre, le Président @EmmanuelMacron a reçu les responsables des partis représentés au Parlement ainsi que les Présidents des deux chambres. Le communiqué : pic.twitter.com/cY5YAZRrms
— Élysée (@Elysee) August 26, 2024